
Tam stilla quam lagoena
Degustazione Vini del Canton Ticino con Rocco Lettieri
14.06.2013 21:54Aprire una serata con un Bianco Rovere Merlot del Ticino Doc 1998 di Guido Brivio (Mendrisio) è un biglietto da visita giallo oro, lucido e brillante. Un saluto dal naso d'albicocca, minerale, fumè e dal palato sapido, ancora di ottima acidità, in una parola: armonico. Un ottimo benvenuto ai più di 20 soci di Vinalium Regio radunati venerdì 7 giugno a Palazzo Sassi (Casanova Lanza) per l'incontro-degustazione con Rocco Lettieri. L'esperto enogastronomo, una delle colonne degli anni d'oro delle Guide Veronelli, conoscitore di storia, dettagli, aneddoti della vitivinicoltura della regione ticinese, ha raccontato un territorio dove la passione per la vite e il vino hanno molto per farsi apprezzare. Per approfondire il tema della serata, notevole il viaggio temporale col calice in mano: dal 1991 della Cuvèe Assp Merlot del Ticino Doc in magnum di Tamborini (Lamone), al Sassi Grossi Merlot del Ticino Doc 1995 in magnum di Gialdi (Mendrisio). Poi Saleggi/Losone Merlot del Ticino Doc 1996 in magnum di Delea (Losone). E ancora: Vinattieri Merlot del Ticino Doc 2005 di Zanini (Ligornetto), Dogaia Rosso del Ticino (Gamaret-Merlot) di Brivio (Mendrisio). Finale: Orizzonte 2007 di Zundel (Castelrotto-Beride). Al gusto personale di chi scrive, ricordo: il Bianco Rovere di Brivio, impressionante considerando l'annata (1998); conferme dal sempre ottimo Sassi Grossi; stabilità stilistica del Vinattieri (accentuata, però, sul legno) e un semplice e piacevole Dogaia.
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