Tam stilla quam lagoena


Vinalium Regio a Monforte d'Alba, ospite di Bussia Soprana - di Nicola Gini

16.04.2013 21:46

Vinalium Regio ha "battezzato" la sua prima gita con 25 eccellenti bottiglie dell'azienda Bussia Soprana. Ditemi chi, come e dove, può offrire altrettanto...  L'attesa trasferta langarola (sabato 13 aprile), a Monforte d'Alba, ha regalato emozioni ai soci dell'associazione. All'arrivo - l'orologio da poco aveva passato le 10.30 - l'accoglienza non poteva essere più scenografica: il sole su Vigna Colonnello, spettacolo rigenerante. Ad attenderci, perfetto padrone di casa, Silvano Casiraghi, titolare dell'azienda agricola Bussia Soprana, affiancato dall'amico enogastronomo Rocco Lettieri già alle prese con la stappatura di una carrellata di bottiglie da togliere il fiato. Con loro, l'agronomo Domenico Franco. Domande, risposte, scambi di opinioni, sguardi sui filari con le viti protette delle reti anti-grandine e i lavori in corso della trinciatura.

Tutto intorno è racconto di Langa. All'orizzonte, la torre del castello di Barolo. Il borgo di La Morra, raccolto sul colle. E vigne. Favolose vigne dove nascono vini strepitosi. Lo sono (lo zoccolo duro di Vinalium Regio già lo sapeva) quelli di Bussia Soprana. Guidati da Lettieri e Casiraghi, abbiamo degustato i vini sedendo al lungo tavolo di legno della "cascina" affacciata su Vigna Colonnello. Tavola dove abbondano pani, salame e formaggi. Dall'immediata piacevolezza della prima bottiglia (Langhe Dolcetto 2009, 13,5%) sino al sipario calato sul far della sera da un elegante Barolo chinato. Tra i due estremi, un continuo saltar di tappi. E calici pieni di promesse mantenute.

Sequenza memorabile, per i soci presenti al desco: Langhe Dolcetto 2009, Barbera Mosconi 2009 (14%), Barbera Vin del Ross 2006 (14,5%, il nome è un omaggio al papà di Casiraghi), Langhe rosso Nebbiolo 2009 (14%), Langhe rosso Nebbiolo Zenit 2009 (14%), Barolo Mosconi 2001 (14%), Barolo Mosconi 2007 (14%), Barolo Mosconi riserva 1999 (14%), Barolo Mosconi 1998 (14%, note di frutti rossi ed quilibrata balsamicità), Barolo Mosconi 1996 (14%, la prima annata prodotta! Deposito evidente all'occhio, colore granato, note di cioccolatino al caffè, anice e chiodi di garofano), Barolo Vigna Colonnello 1999 (14%), Barolo Gabutti della Bussia 2006 (14%), infine il Barolo chinato.

L'esclusiva verticale - Barolo Mosconi 2007, 2001, con particolare concentrazione sulle annate 1999, 1998 e 1996 - si è rivelata momento didattico: una delizia per il palato e la ricerca di conoscenza di Vinalium Regio.

Il confronto tra i Barolo da Vigna Mosconi e Vigna Colonnello, nell'eccezionaale annata 1999, ha in prima battuta diviso i 12 degustatori: sei mani alzate per esprimere preferenza per l'uno, sei per l'altro. Al secondo assaggio la bilancia si è spostata sul Vigna Colonnello (8 a 4). Le differenze: terreno tufaceo Vigna Mosconi, vino di grande pulizia, caldo, etereo, acidità e buoni tannini, note di frutta rossa, di rosa ed evidente speziatura, vino che promette ulteriore evoluzione; tufo e sabbia il terreno di Vigna Colonnello, vino in questo momento più pronto, di ottima complessità, con note di piccoli frutti rossi). La certezza: la qualità, che si fa in vigna. Punto.

Che dire ancora? Il ringraziamento all'ospitalità di Silvano e alla disponibilità di Rocco. L'apprezzamento per l'ottima trattoria Della Posta a Monforte d'Alba: certo, ma ci torneremo dedicando altre righe. Altro? Ditelo voi che c'eravate, se ne avete voglia. Raccontatelo a chi, suo malgrado, ha dovuto saltare la tappa a Monforte d'Alba.

—————

Indietro