
Tam stilla quam lagoena
Mangia come scrivi - Comicanty story: applausi al ristorante Garibaldi
23.03.2013 12:10L'arte della gastronomia della famiglia Negri, la piacevolezza dei vini monferrini griffati Antica casa vinicola Scarpa, l'estro della voce istrionica di Giangilberto Monti. Serata memorabile, giovedì 21 marzo, al ristorante Il Garibaldi. Dietro la porta dell'accogliente locale situato nella centrale piazza di Cantù, un excursus nella canzone cabarettistica italiana, accompagnato da piatti e vini che hanno appagato la vista e il palato. Introdotti da Gianluigi Negri, figlio degli chef Marco e Alda, le special guest Giangilberto Monti (milanese con origini napoletane) e il noto critico musicale Enzo Gentile, pure lui meneghino: un duo che ha firmato il libro-cd "Comicanty Story - Vita, sorte e miracoli della canzone comica italiana". Musica per le orecchie dei commensali: Monti ha narrato, illustrato e interpretato canzoni storiche, spaziando da Petrolini ("Gastone") a Renato Rascel ("La bufera"), da Bruno Lauzi ("La giava delle bombe atomiche", versione italiana della canzone francese di Boris Vian) a Cochi e Renato ("Nebbia in Val Padana"), trascinando i compagni di tavola in un liberatorio canto. L'intreccio tra canzone ed enogastronomia si è rivelato mix vincente. Entusiasmante connubio con le proposte sciorinate dall'appassionata cucina della famiglia Negri, indaffarata per tutta la sera: Rosa di Culaccia con Mousse di ricotta al miele e cognac spolverata con semi di papavero, accompagnata da uno schietto BiancoScarpa 2012 (Monferrato Bianco, 90% Trebbiano, 10% Cortese); Savarin di riso al Marsala con Cupola di prosciutto cotto '60 (Branchi prosciutti srl, premiato come miglior Cotto italiano da Gambero Rosso) abbinato al Rouchet Cru Briccorosa 2008 (rubino brillante, nota evidente di pepe nero al naso che ritorna al palato); la Milanese e la Rosa di Parma (con prosciutto di Parma e scaglie di Parmigiano Reggiano del Caseificio sociale di Coduro, premiato miglior Parmigiano italiano da Gambero Rosso) affiancato alla Barbera d'Asti I Bricchi 2006 (un vino di stoffa: rosso violaceo, bouquet ampio tra frutti rossi e humus, piacevolezza di beva sorretta dalla giusta acidità). Finale da applausi - essì, per noi "fissati" del dolce - strizzando l'occhio al Sud: la Pastiera napoletana con il gelato all'arancia del Garibaldi, giustamente sposato al Moscato d'Asti TaccoDodici 2012 (classico, immediato, dolce su dolce). Che dire: al Garibaldi un'Italia veramente unita da note musicali e gustose.
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