
Tam stilla quam lagoena
Montepulciano d'Abruzzo, a Gentile richiesta - di Nicola Gini
12.11.2013 20:28Sei vini per una serata in perfetto stile Vinalium Regio. Cupa ma coloratissima. Genuina epperò ricercata. Tradizionalista eppur spinta alla novità. Tanto e di più nei bicchieri della terza tappa della terza serie della miglior associazione vinoeducativa sulla piazza. Intendi pure, per piazza, quella del mercato olgiatese o, per esteso, il mondo intero: a seconda del tuo libero pensiero (noi il nostro ce lo teniamo stretto). Bando alle ciance. Avanti i protagonisti di venerdì 8 novembre nel salone di via Maestri Comacini, narrati da Roger Sesto. Apertura con il Myosotis 2012 di Zaccagnini, bel Cerasuolo di 13% con armonica variazione sul tema: frutto piccante e speziato, bella acidità e beva che soddisfa. E poi il Montepulciano d'Abruzzo 2010 di Filomusi Guelfi: 13,5%, colore rosso rubino fitto, naso floreale, note di ciliegia matura, tannini ancora ostici. Si continua col Montepulciano d'Abruzzo Aldiano riserva 2009 di Cantina Tollo: 14%, 70% di botte grande, la restante parte in barrique, giusto compromesso che tiene in equilibrio un vino dall'ottimo rapporto qualità-prezzo. E ancora: Montepulciano d'Abruzzo 2009 Vecchie Vigne di Gentile: 14,5%, rubino fitto fitto, naso di cioccolato, piacevolissima acidità e con finale tannico gentile di nome e di fatto. Quinto vino: Montepulciano d'Abruzzo 2009 di Emidio Pepe, 13,5%, rigore tradizionalista, biologico, impenetrabile all'occhio, naso che richiede calma (pensi alla stalla), palato che nell'insieme convince. E siamo al sesto Montepulciano d'Abruzzo della serata: Villa Gemma 2006 di Masciarelli, 14,5%, un vino in cui trovo il burro cacao, eleganza forse in eccesso ma è impressione troppo rapida che sarebbe da comprovare in plurimi assaggi e in più giorni. Finale classico, per alzata di mano la maggioranza incorona il Montepulciano d'Abruzzo di Gentile. Guarda caso: fascia di prezzo intermedia (valore tarato ai prodotti della serata, una trentina di euro), approvazione quasi plebiscitaria. Dietro si piazza il bolide Villa Gemma. Giù il sipario: non una gara, un ludico consesso di soci stimolato dalle idee messe in circolo da Vinalium Regio. Tam stilla, quam lagoena!
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